venerdì 14 ottobre 2011

Il gioco indie che forse non conoscete: One and One Story!

E' con piacere che vi segnalo One and One Story, un puzzle game sviluppato dal giovanissimo e italianissimo Mattia Traverso (utente come molti di noi di IndieVault), e fruibile tramite Armor Games.


Il gioco propone una serie di livelli con modalità di gameplay mutevoli e a tratti piuttosto impegnative, dove lo scopo è sempre il medesimo: far congiungere i due personaggi sullo schermo, un lui e una lei.

A fare da cornice alle loro unioni troviamo scenari con blocchi da spostare, salti, spuntoni e mortali cadute da evitare. Quel che affascina, però, non è tanto il gameplay in sé (comunque molto ben curato), quanto l'atmosfera che permea l'intero gioco.

Sia la grafica, che la musica, che i testi che compaiono tra un livello e l'altro, immergono il giocatore in una romantica malinconia, a tratti tragica, che sfocia in un finale, a parere del sottoscritto, molto profondo. Mi ha ricordato un altro piccolo capolavoro di cui si era parlato su queste pagine, Appy 1000mg, con il quale condivide l'aura malinconica (e un finale per certi aspetti simile).

Il web è già pieno di recensioni su questo One and One Story, ed è giusto così. Questa vuole solo essere una eco del tam tam che si sta diffondendo, che più che altro dice a tutti gli sviluppatori, giovani e non, che sì, si può fare!

lunedì 10 ottobre 2011

Il programma Free che forse non conoscete: StoryBook!

Ancora una segnalazione per gli amanti della scrittura creativa. Questa volta si tratta di un utile tool per pianificare ed organizzare la propria fatica letteraria, in modo tale da non perdersi nel susseguirsi cronologico degli avvenimenti. Apparentemente è tutto qui, ma in questo StoryBook (java, multipiattaforma) c'è ben altro.


Il vero aiuto viene dato dalla struttura schematica a cui ci obbliga il software. Il suo ottuso xxx field is mandatory è da leggersi in realtà come domanda molto meno sciocca: stai forse pensando di andare avanti a scrivere questa parte senza sapere esattamente dove si svolge? E per dove si intende veramente dove: luogo, città, nazione. E quando si svolge? E con chi? Guarda che il personaggio che stai usando è privo di qualsiasi descrizione. Ah, non ha nemmeno la data di nascita. E' forse Egli un dio?

Insomma, ci aiuta a riflettere e a ragionare, e ci ricorda di prestare attenzione ai dettagli.

Presenta poi diversi report con cui visualizzare i capitoli e le scene che li compongono (sì, perchè ogni tuo capitolo è diviso in scene vero? e in quella scena ci sono quei personaggi e quegli oggetti, vero? E di ognuno di questi conosci forma, colore e odore, vero?). Ci sono le anagrafiche dei personaggi (divisi in principali e secondari), con diversi (ma non troppi) campi da compilare, delle locations, degli oggetti importanti.

A prima vista può sembrare tanto lavoro in più, ma non è così. La fase di analisi, qualunque sia la vostra religione a riguardo, va in qualche modo fatta. Per chi ama fare scalette è lo strumento principe: nulla fuori posto, tutto cronologicamente coerente, possibilità di pianificare intere trilogie prima di iniziare a scriverne una sola pagina. Per chi, al contrario, non ama andare troppo avanti con la trama per lasciarsi stupire dalla piega degli eventi, StoryBook rimane un valido aiuto. Anche solo concentrandosi sul capitolo che abbiamo davanti, infatti, induce a ragionare e a schiarire le idee.

Va sottolineato che non si tratta di un editor di testi. Non scriverete il vostro romanzo dentro StoryBook, che non presenta campi appositi per questo (a meno di non voler usare i campi note, ma francamente non credo sia stato progettato per questo). Resta da capire se lo si possa utilizzare anche in altri ambiti, magari nella progettazione di software...