mercoledì 20 luglio 2011

Il gioco indie che forse non conoscete: The Haunted Ruins!

Siete cresciuti a pane e Eye of the Beholder? Rimpiangete i gloriosi tempi dell’Amiga e di quei titoli tanto innovativi ed emozionanti? Bene, spolverate spada e libro degli incantesimi e preparatevi a sguazzare nuovamente in sotterranei pieni di mostri ostili con questo titolo indie: The Haunted Ruins!

Il nome non brilla certo per originalità, e il gioco non smentisce questa sensazione. Ma che volete da un hack'n'slash? Quel po’ di storia che viene raccontata all’inizio dal solito vecchietto-capo-villaggio di turno può subire un solo destino: skip! E allora via, dentro le rovine senza nemmeno passare da fabbro o negozio, che ci sarà tempo più avanti per fare shopping.

Il gioco tenta di ricreare la grafica simil 3D di Eye of the Beholder, e questo è un punto a favore su quello che, altrimenti, sarebbe nientemeno che un comune roguelike (sempre che esistano comuni roguelike). Di mostri ce ne sono a bizzeffe, anche se per incontrarne di forti ed essere messi in difficoltà occorre scendere di almeno una quindicina di livelli. A quel punto però il giocatore medio si è stufato.

Buona l’idea di seminare i vari livelli del dungeon con un mago che di tanto in tanto ci insegna un nuovo incantesimo e un topino che ci da preziose dritte e qualche utile oggetto, il tutto ad interrompere la nota sensazione di deja vù di questo tipo di giochi. Il sistema di combattimento è semplice e molto comodo: in ogni momento abbiamo a disposizione tutto il nostro arsenale senza dover navigare attraverso menu e sottomenu di inventario.

The Haunted Ruins potrebbe diventare un buon gioco se l’autore ne migliorasse un po’ la grafica (ok retrò, ma anche solo texturizzare le pareti sarebbe un grosso passo avanti!) e ne vivacizzasse il ritmo, inserendo mostri più difficili fin da subito, o boss di fine livello. Allo stato attuale, purtroppo, può rapidamente portare alla morte, ma solo per noia.

Nessun commento:

Posta un commento