venerdì 8 luglio 2011

5 consigli pratici per sviluppare videogiochi (parte 5)

Nei quattro articoli precedenti abbiamo visto altrettanti consigli su come affrontare lo sviluppo di un videogioco, in particolare:

  1. Come gestire le idee
  2. Come scegliere gli strumenti da utilizzare
  3. Quali competenze possedere
  4. Da dove partire per fare esperienza e ricevere ispirazione

Il quinto consiglio arriva non a caso come ultimo. Si tratta del più importante, quello che in qualche modo li racchiude tutti, ma anche del più difficile da seguire.

Consiglio #5: Termina quel che inizi


Non c’è nulla di più difficile, veramente. Gli hard disk di migliaia di aspiranti game developer sono zeppi di progetti abbandonati, mentre i giochi finiti sono infinitamente meno. Il mio, naturalmente, non fa eccezione. Dopotutto qualcuno (Oscar Wilde?) diceva di poter accettare prediche solo da chi aveva (molto) peccato.

Ma perchè un progetto viene abbandonato? In fondo siete partiti con una grande idea, l’avete curata e limata a dovere, avete configurato tutto l’ambiente per poterla sviluppare, avete studiato per colmare le vostre lacune o per risolvere i problemi inattesi. Quindi? Perchè mai uno vorrebbe gettare via tutto questo lavoro? Sembra illogico, invece è purtroppo più la regola che l’eccezione.

Esistono in realtà diversi motivi, e forse analizzarli può aiutare a comprenderli e, se possibile, evitarli.

Il Dubbioso
Forse la vostra idea iniziale, che tanto vi ha entusiasmato nelle sue prime 24 o 48 ore di vita, non era poi un gran che. Ve ne siete resi conto solo dopo, magari in seguito ai primi sviluppi, quando avete iniziato a capire veramente quale sforzo comportava realizzarla. A che scopo?, ecco la domanda assassina che vi è balzata in testa. Crudele, ma forse necessaria. Non cercate l’accanimento terapeutico e lasciate morire in pace il progetto. Il vostro prossimo tentativo terrà maggiormente in considerazione il primo consiglio.

L'Ottimista
Forse avete fatto i conti senza l’oste. Le features a cui avevate pensato erano apparse molto più alla vostra portata. Sulla carta tutto sembrava più semplice, anche perchè forse alcune problematiche pratiche sono semplicemente emerse dopo. Non sapevate di non sapere. Poco male, avete perso il progetto (per ora), ma avete guadagnato molto a livello personale: possedete ora una maggiore percezione dei vostri limiti e di quel che occorre per creare un gioco. Sapete in quali campi applicarvi per studiare e colmare le mancanze. Fatelo!

Il Disorientato
Forse siete stati colti da noia improvvisa. L’idea era buona, era anche tutto sommato realizzabile, ma dopo due mesi ancora non siete arrivati a qualcosa di giocabile, e quel momento sembra perso in un orizzonte indefinito. Se potete stringete i denti, tagliate qualcosa e cercate di terminare in un altro paio di giorni (al massimo). Se questo non è possibile vuol dire che vi siete imbarcati in un progetto troppo grande per voi, non tanto per difficoltà ma proprio per dimensioni. Piccolo errore di valutazione iniziale, ma la prossima volta andrà meglio.

Il Curioso
Forse vi siete distratti. Avete visto qualcosa che luccicava di più, avete sospeso momentaneamente i lavori (promettendo a voi stessi che non stavate abbandonando nulla, che poi mi ci rimetto!) e vi siete lanciati nello studio di questa nuova tecnologia/libreria. Riprendere in mano il progetto, man mano che passano i giorni, diventa sempre più un’utopia. Siate almeno onesti con voi stessi. Non lasciate i lavori nel limbo. Tagliate quel cordone ombelicale e andate avanti. Forse la nuova cosa che ha rubato la vostra attenzione merita veramente un tentativo.

Come vedete, di motivi ce ne possono essere veramente tanti. Analizzandoli, si possono trarre delle interessanti conclusioni su come non cadere in tali trappole. In particolare si evince che:


  • I progetti vincenti sono quelli che potete realizzare, non quelli che volete realizzare
  • I progetti vincenti sono quelli fattibili in x giorni, dove x è un numero discreto, ben noto a priori, variabile a seconda del soggetto (voi). Determinarlo è un processo a tentativi. Datevi delle scadenze.
  • Restate focalizzati. Mantenete l’attenzione su cosa state facendo per gli x giorni che servono a farlo. Abbiate fretta di giungere a qualcosa di completo. Non pensate a ottimizzazioni o a particolari abbellimenti. Fate il vostro gioco. Fatelo grezzo. Ma fatelo.
  • Se x sono i vostri giorni per completare il progetto, spenderne la metà o più in analisi, meditazioni e pianificazioni non vi porterà da nessuna parte. Pianificate l’inizio, decidete la rotta e poi partite immediatamente. Tanto non finirete dove avevate pensato nemmeno con un documento di design di 100 pagine.
  • Le dimensioni del precedente progetto vi hanno costretto ad abbandonarlo? Il prossimo pianificatelo per essere il 50% del precedente.
  • Avete già fallito in n progetti precedenti? Continuate a fallire per via degli stessi motivi? Apparentemente non imparate nulla dai vostri errori? Errare è umano, ma perseverare è proprio da programmatori. Siete finiti in un loop mentale. Reset. Anzi, break.


Soprattutto non scoraggiatevi e non demoralizzatevi. Mai. Ci sono fior fior di illustri personaggi che sono passati (e che ci passano ancora!) da questi tristi lidi. Eppure producono giochi di successo.

Vi lascio con un recente post di Thomas Biskup, il creatore di ADOM, uno storico roguelike. Attualmente (già da un po’ di tempo, a dire il vero... eh Tom?) è alle prese con JADE, una sorta di porting Java di ADOM, più moderno e ricco di features. Ma anche, evidentemente, più complesso. Ecco un suo post a proposito, che riprende un po' le conclusioni a cui siamo arrivati noi.

Concludendo...

Non so se questa serie di post aiuterà realmente qualcuno a realizzare il proprio ambizioso desiderio di scrivere un videogioco. Se lo farà, ne sarò felice. Ma lo sarò anche solo se qualcuno si sentirà motivato e invogliato a provarci!

Buon coding!

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1 commento:

  1. Complimenti, questa serie di consigli sono davvero motivanti! Mi danno la forza di andare avanti, con un po' di coscienza critica in più ;)

    Blog aggiunto tra i preferiti comunque, é davvero stupendo! Un paradiso per i programmatori. 8D

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